della Ruralis Gens

Cane Corso Italiano - Riconosciuto ENCI/FCI

Storia


E' presunzione attendibile che, come l'altro molosso italiano (Mastino Napoletano), il Cane Corso discenda dal Canis Pugnax dei Romani, rappresentando di questo l'accezione più leggera, utilizzata non tanto nella guerra quanto nella caccia alla grossa selvaggina e nella difesa e custodia degli armenti.
L'etimologia del suo nome trova varie interpretazioni, escludendo da quelle attendibili quelle che possano fare riferimento geografico alla Corsica, mentre è accertata la presenza in Italia sin dal 1200.
Per taluni il suo nome deriva dal latino cohors che significa guardia, protettore.
Per altri l'etimologia è da ricercare in una radice provenzale che attribuirebbe alla parola "Còrz", ancora utilizzata in Molise ed in alcune zone della Campania e della Puglia, il significato di grezzo, forte, rustico.
E' comunque confermata la presenza in Italia del cane Corso sin dal Medio Evo. Lo documentano gli scritti di letterati dell'epoca quali Teofilo Folengo che ne parla in "Maccheronee". Nel 1591, Erasmo da Valvasone. nel poema "La caccia" così ne parla: "Il Corso ha gran possanza, ardito assale la fera et la ritien: poicchè l'ha presa. sciorre il dente non sà”. Nel 1750 un editto proibiva l'uso del Cane Corso nell'inseguimento e cattura degli evasi
In epoche più recenti ritroviamo il Corso nelle masserie dell'Italia meridionale impiegato nella difesa dei poderi e nella custodia di bovini e suini allevati allo stato brado.
Col modificarsi delle condizioni storico ambientali e dei costumi nell'allevamento del bestiame, col ridursi del suo utilizzo in tali attività, il Cane Corso rischiava l'estinzione. Erano pochi i soggetti superstiti della razza e non garantivano in purezza il mantenimento delle caratteristiche morfologiche e caratteriali.
Negli anni 70, Paolo Breber, biologo e ricercatore del CNR, volle iniziare l'opera di recupero individuando in Puglia, nella zona di Manfredonia e nel Gargano, alcuni centri di conservazione. Altri appassionati quali Antonio Morsiani si adoperarono nell'attività di recupero e vennero condotti i primi studi morfologici sulla razza. Verso la metà degli anni 80 Antonio Morsiani sviluppò un primo progetto di Standard della razza basandosi su un centinaio di esemplari. Ma solo nel 1994 venne redatta e riconosciuta dall'Ente Nazionale Cinofilia Italiana la stesura definitiva dello Standard di Razza ed il Cane Corso inserito quale 14° razza italiana.
Il Cane Corso è un cane vigile, reattivo, dotato di un buon grado di territorialità e di grande temperamento. Poco suscettibile alle avverse condizioni ambientali è un ottimo compagno dell'uomo nella guardia e nella difesa personale. Fedele ed equilibrato nei confronti del padrone e della sua famiglia è un cane decisamente duttile, oggi utilizzato non solo nei compiti attitudinali della razza ma anche in attività quali la Protezione Civile e la Pet Terapy.